Mannaggia a questo monsone che non si decide a passare! Anche gli ultimi due giorni sono stati caratterizzati dal cielo grigino e dal mare poco invitante..almeno non ha più piovuto! Ma se devo essere sincera non mi sono annoiata per niente. Intanto, da quando sono arrivata, ho cambiato tre boungalow: il primo era un po' fuori mano, il secondo sembrava avere il materasso di legno, ma proprio legno massello, che la mattina dopo mi sono svegliata dolorante come se avessi dormito per terra....il terzo, finalmente, sembra andare bene.
Poi ho passato tantissimo tempo in questi meravigliosi bar-ristoranti lungo la spiaggia, in cui ti puoi accomodare sdraiandoti su dei cuscinoni, ordinare un succo di frutta fresco, o un piatto qualsiasi, e restare per ore a goderti il rumore delle onde sulla battigia, ad ascoltare la musica di sottofondo (normalmente un po' datata...tipo anni 80') a leggere, oppure a chiacchierare con il vicino del cuscino accanto. I thailandesi sono molto gentili e non si avvicinano mai a chiederti se vuoi dell'altro per farti capire che è ora di andare via.
Così, giusto per provare a guardare il mare da diverse angolazioni, ho ciondolato da un posto all'altro percorrendo tutta la costa occidentale dell'isola (quella dove ci sono la spiagge, mentre dall'altro lato ci sono le scogliere).
Visto che per il momento non spreco tante energie, cerco di non mangiare troppo, ma devo dire che è difficile perchè mi piace assaggiare un po' di tutto e trovo il cibo thailandese buono. I miei piatti preferiti sono quelli a base di frutti di mare: gamberi e calamari, che ordino sempre con il riso (a volte fritto), con i noddles, con gli spaghetti gialli e sottili (che somigliano alla nostra pasta all'uovo) o saltati con le verdure. Un paio di volte ho provato una specie di zuppa, sempre a base di pesce, che non sarebbe male se non fosse sempre troppo piccante nonostante le mie ripetute richieste di non aggiungere peperoncino. Ma questa cosa non gli è chiara!
Ho capito che i thailandesi non ti sanno dire di no, non ti vogliono deludere. Anche quando ho chiesto un'informazione (soprattutto a Bangkok, qui non ci si può perdere) non ho trovato mai nessuno che mi abbia detto "mi spiace non lo so", salvo poi ritrovarmi da tutt'altra parte rispetto alla mia meta. Avevo notato questa cosa anche le volte precedenti, credo che sia proprio una questione culturale.
Tornando al cibo, un'altra cosa che adoro sono i frullati di frutta fresca. Li fanno ovunque e sono sempre buonissimi. Mango, papaia, pitaya (o frutto del drago), fragole, banane e tutta la frutta più buona e dolce si trova a portata di mano con pochi bath (circa 1,5 euro per un frullato).
Per i dolci, invece, non ho trovato niente di particolarmente appetitoso, tranne i pankake che friggono nelle innumerevoli bancarelle sulla spiaggia. Sono dei panetti che tengono immersi in un olio (suppongo quello di palma, che qui vendono normalmente al supermercato per friggere...povere le mie arterie...qui soffriranno tutti di colesterolo!). Questi panetti vengono stesi come la pizza, ma lo spessore è molto sottile, e poi fritti su una piastra sulla quale viene versato dell'altro olio di palma e una specie di burro di colore arancione. A questa specie di crèpe si aggiunge la banana, si richiude e si condisce a scelta con nutella, burro di arachidi, crema alla vaniglia, latte condensato. La variante salata, invece, prevede anziché la banana, il ripieno di wurstel, formaggio o pomodori.
Insomma, di fame non si può certo morire!
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