martedì 10 febbraio 2015

Trekking secondo e terzo giorno - foto (30-31/01/15)

Trekking secondo e terzo giorno - foto (30-31/01/15)

Chiang Mai (01/02/15)

Che meraviglia dormire in un letto comodo e pulito dopo due notti di campeggio selvaggio! Sono riposata e così decido di affittare la bici per passeggiare in città. L'idea è ottima, la temperatura è ideale e così mi ritrovo a percorrere le vie piu piccole e meno conosciute dove si trovano miriadi di templi neanche segnati nella cartina.  Così mi ritrovo in un templio molto carino, circondato da un laghetto con un ponticello su cui si trova un giovane monaco. Ci mettiamo a chiacchierare,  con un po' di fatica perché non parla  bene inglese. Mi dice che sta studiando per diventare insegnante elementare, ma continuerà ad essere monaco, sente molto la vocazione. Mi chiede se ho visitato il tempio di Doi Su Tep. Si trova fuori città ed io l'ho  già visitato sei anni fa. Mi dice che è un tempio speciale e, visto che non ho impegni particolari decido di seguire il suo consiglio e ritornarci. Ma non so dove lasciare la mia bici. Gli chiedo sr posso ladciarla lì,  ma non riesce a capirmi, poi fa un sorriso e tira fuori il suo telefono Samsung all'ultimo grido e mi invita s scrivere la mia domanda su Google translator. Benedetta tecnologia!  Mi dice che posso lasciarla da lui ma che la dovrò riprendere entro le sei, l'ora di chiusura.
Mi avvio così alla fermata del minibus che mi porterà al tempio.  Impieghiamo quasi un'ora ma ne vale davvero la pena.  Il tempio è molto bello e brulicante di fedeli più che di turisti, tutti in fila con le loro offerte per ricevere una qualche grazia o benedizione.
Torno in città appena in tempo per riprendere la mia bici. Fuori si sta facendo buio ed è già cominciato il mercato notturno domenicale. Posteggio la bici e vago per le mille bancarelle che vendono di tutto. Non posso fare altro che ammirare visto che non posso comprare nulla che prenda troppo spazio nel mio bagaglio. Ed è un vero peccato perché mi porterei a casa tante cose particolari dal prezzo veramente conveniente!
Sono quasi le nove ed io ho quasi dimenticato di prenotare il bus per andare in Laos. Riprendo la mia bici e mi dirigo verso l'agenzia dove ho prenotato il trekking,  ma quando arrivo scopro che non ci sono più posti per il giorno dopo. Poco male,  passerò un altro giorno a Chiang Mai.  In passato questi imprevisti mi avrebbero un po' infastidito,  ma da quando viaggio in questo modo, senza pianificazione, ho imparato ad accettarli con filosofia, anche perché ogni giornata è piena di eventi non considerati a priori. Ora li vedo più come una specie di  indicazione del destino ed è più rilassante.

giovedì 5 febbraio 2015

Trekking terzo giorno (31/01/15)

Stanotte ho dormito abbastanza bene, le coperte erano più pesanti ma credo anche facesse meno freddo, forse perché eravamo meno in alto di ieri. Rocky ci sveglia alle otto,  ma io sono già alzata da una mezz'oretta. Facciamo colazione con uova sode, toast con burro e marmellata e ananas, in compagnia della nostra simpatica scimmietta che cerca, con buoni risultati,  di toglierci il cibo dalle mani...un po' stressante!
Oggi la marcia sarà molto leggera, circa un'ora su strada piana. Arriviamo al posto dove addestrano gli elefanti per il nostro giro in groppa a questi pachidermi. Questa è la terza volta per me, ma fa sempre un po' impressione vedere il mondo dalla loro altezza mentre si arrampicano lungo il sentiero oscillando vistosamente.
Dopo pranzo,  consumato in un ristorantino lungo la strada,  ci fermiamo per il nostro bambù rafting,  una discesa lungo un fiume su zattere di bambù. Il panorama è davvero bucolico. ..ci voleva questo relax dopo tanta fatica!
Torniamo a Chiang Mai nel tardo pomeriggio. Dopo una lunghissima doccia porto tutta la biancheria utilizzata a lavare, con circa un euro al kilo te la restituiscono il giorno dopo pulita e profumata. Eppure,  con mia sorpresa,  mi accorgo di non avere neppure un morso d'insetto, neanche le zanzare di sono fatte vive con quel freddo!
Domani mi riposero' in giro per Chiang Mai, poi vedrò di organizzarmi per il Laos.

Trekking secondo giorno (30/01/15)

Oggi affronteremo la parte più dura del trekking,  in tutto cinque ore, la maggior parte in salita. Rocky procede fresco come una rosa, noi arranchiamo dietro di lui. I nostri zaini contengono l'essenziale, ma sembrano comunque molto pesanti dopo qualche ora di marcia. Ieri sera la temperatura è scesa di parecchio. Abbiamo dormito nei sacchi a pelo, indossando le felpe e con una coperta addosso...e l'aria era gelida. Questa mattina, invece,  alle dieci circa,  il sole è caldissimo e non ci sembra vero quando,  finalmente, arriviamo ad una cascatella deliziosa,  ideale per un bagno rinfrescante. Il posto somiglia molto alla riserva di cava grande del cassibile (in Sicilia,  vicino Avola), ma la nostra riserva è più bella.
Riprendiamo il cammino dopo pranzo e nel pomeriggio arriviamo ad un accampamento dove passeremo la seconda notte. Accanto c'è un piccolo agglomerato di capanne dove vivono alcune famiglie della tribù delle donne giraffa (o long neck women). Entro a scattare qualche foto e a cercare di comunicare.  A quest'ora sono l'unica turista e loro non sembrano avere molto da fare ma, purtroppo, non parlano inglese,  conoscono giusto quelle poche parole che gli permettono di vendere le sciarpe colorate che le stesse donne,  ma anche le bambine, tessono nei telai di legno. Ne compro una di diverse gradazioni di azzurro e loro ne sembrano molto felici. È molto triste vedere come continui questa barbara tradizione di mettere degli anelli al collo delle donne per allungarlo. Sembra che sia considerato un canone di bellezza (come avere i piedi piccoli per alcune popolazioni cinesi) ma una volta messi, questi anelli non possono essere più tolti perché le vertebre,  ormai staccate tra di loro, non potrebbero più sorreggere il collo che si piegherebbe impedendo alle povere sfortunate di respirare.  Insomma, morirebbero soffocate!
Torno all'accampamento e trovo gli altri del gruppo alle prese con una scimmietta saltellante che sembra drogata. Non fa altro che saltare dappertutto e ad andare addosso a tutti. È dispettosa, cerca di rubare gli occhiali o la macchina fotografica,  mangia i nostri biscotti e beve la coca cola. È proprio tenerissima e molto socievole, soprattutto con il suo inseparabile amico,  un cagnolone che si fa fare di tutto.
Rocky ci prepara la cena: riso con verdure e zucca rossa con il curry....non male! Mangiamo a lume di candela perché,  ovviamente,  non c'è elettricità.
Stasera siamo troppo sfiniti per giocare,  alle nove è già buio pesto e fa di nuovo freddo. Il materassino,  almeno stasera,  è alto un paio di centimetri. ...meglio di ieri sera. ..mi infilo la tuta e spero che in mezzo agli innocui  acari non ci sia qualche altra bestiola che mi morda, ma non ho scelta!

Trekking secondo giorno (30/01/15)

Oggi affronteremo la parte più dura del trekking,  in tutto cinque ore, la maggior parte in salita. Rocky procede fresco come una rosa, noi arranchiamo dietro di lui. I nostri zaini contengono l'essenziale, ma sembrano comunque molto pesanti dopo qualche ora di marcia. Ieri sera la temperatura è scesa di parecchio. Abbiamo dormito nei sacchi a pelo, indossando le felpe e con una coperta addosso...e l'aria era gelida. Questa mattina, invece,  alle dieci circa,  il sole è caldissimo e non ci sembra vero quando,  finalmente, arriviamo ad una cascatella deliziosa,  ideale per un bagno rinfrescante. Il posto somiglia molto alla riserva di cava grande del cassibile (in Sicilia,  vicino Avola), ma la nostra riserva è più bella.
Riprendiamo il cammino dopo pranzo e nel pomeriggio arriviamo ad un accampamento dove passeremo la seconda notte. Accanto c'è un piccolo agglomerato di capanne dove vivono alcune famiglie della tribù delle donne giraffa (o long neck women). Entro a scattare qualche foto e a cercare di comunicare.  A quest'ora sono l'unica turista e loro non sembrano avere molto da fare ma, purtroppo, non parlano inglese,  conoscono giusto quelle poche parole che gli permettono di vendere le sciarpe colorate che le stesse donne,  ma anche le bambine, tessono nei telai di legno. Ne compro una di diverse gradazioni di azzurro e loro ne sembrano molto felici. È molto triste vedere come continui questa barbara tradizione di mettere degli anelli al collo delle donne per allungarlo. Sembra che sia considerato un canone di bellezza (come avere i piedi piccoli per alcune popolazioni cinesi) ma una volta messi, questi anelli non possono essere più tolti perché le vertebre,  ormai staccate tra di loro, non potrebbero più sorreggere il collo che si piegherebbe impedendo alle povere sfortunate di respirare.  Insomma, morirebbero soffocate!
Torno all'accampamento e trovo gli altri del gruppo alle prese con una scimmietta saltellante che sembra drogata. Non fa altro che saltare dappertutto e ad andare addosso a tutti. È dispettosa, cerca di rubare gli occhiali o la macchina fotografica,  mangia i nostri biscotti e beve la coca cola. È proprio tenerissima e molto socievole, soprattutto con il suo inseparabile amico,  un cagnolone che si fa fare di tutto.
Rocky ci prepara la cena: riso con verdure e zucca rossa con il curry....non male! Mangiamo a lume di candela perché,  ovviamente,  non c'è elettricità.
Stasera siamo troppo sfiniti per giocare,  alle nove è già buio pesto e fa di nuovo freddo. Il materassino,  almeno stasera,  è alto un paio di centimetri. ...meglio di ieri sera. ..mi infilo la tuta e spero che in mezzo agli innocui  acari non ci sia qualche altra bestiola che mi morda, ma non ho scelta!